Nel 2003, alla Galleria del Girasole di Udine, viene allestita la mostra “L’isola dei morti”. Si tratta di collages basati sul principio del “montaggio intelligente” di Ejzenštein, come spiega nel catalogo Maniacco stesso.
Il soggetto base di questi lavori è il noto quadro di Arnold Böcklin (1827-1901) – “L’isola dei morti”, 1880.
L’operazione che viene compiuta nel selezionare gli elementi che compaiono in ciascun collage viene così definita: “può stare nell’arco fra il dada e il concettuale, fermo restando l’elemento scatenante della citazione” (Maniacco).
Nella presentazione Luciano Perissinotto scrive: “Maniacco, integrando l’isola dei morti con alcune testimonianze di matrice vagamente surreale, si immerge nel clima della contemporaneità: multiforme e diversificata, dinamicamente centrifuga o, all’opposto, centripeta, instabile e polivalente, segnata dagli interrogativi e dalle inquietudini intellettuali a volte anche autoironiche, di un procedere fortemente contrastato e comunque concettuale” .
Del 2005 è la mostra “Luoghi”, sempre alla galleria del Girasole., “evasione nello spazio ma anche nel tempo” (Perissinotto).